Sono nato il 26 Febbraio del 1963, sotto il segno dei Pesci…

Già da piccolo mi incantavo ad osservare le vecchie foto dei miei genitori, fra cui quelle rare e sbiadite che ritraevano anche i loro antenati.

Per me quindi fu naturale rimanere affascinato da quell’oggetto meraviglioso e così innovativo per l’epoca, eravamo agli inizi degli anni ’70, che mi fu regalato alla prima comunione: una mitica Polaroid !

Da allora, seppur in modo molto discreto, la passione della fotografia insieme a quella per i video, mi ha sempre accompagnato nel corso della mia gioventù e successivamente della maturità. Fotografia analogica, digitale, i nuovi telefonini con fotocamere evolute, tutto quello che poteva essere utile mi serviva per cogliere un attimo di vita quotidiana, una scena familiare, un evento o qualsiasi altra immagine da immortalare e da conservare gelosamente.

E dopo centinaia, migliaia di foto, scattate d’istinto, senza una regola o una minima base di conoscenza, ho deciso di approfondire questa bellissima disciplina seguendo un corso specializzato di tecnica e composizione fotografica ed iniziando da allora un percorso di formazione che mi ha portato a frequentare diversi workshop di importanti fotografi.

Non amo molto fare foto che semplicemente descrivono: che sia un paesaggio, un volto o semplicemente un oggetto.

Vorrei invece che la mia interpretazione di un immagine rappresenti il mio modo a “bassa voce”  di evocare, in chi osserva i miei scatti, le proprie esperienze, i propri ricordi e le proprie più intime sensazioni, affinchè lui stesso, piuttosto che semplice spettatore, quasi come se si trovasse di fronte ad uno specchio, si senta protagonista della scena che sta osservando.

Ma nonostante ciò, non ho alcun desiderio di diventare un fotografo professionista, ho un lavoro che mi soddisfa ampiamente, faccio foto nel mio tempo libero ed esclusivamente per pura passione, e ciò che desidero è solo di crescere artisticamente senza pormi alcun limite. Amo fotografare i paesaggi, la natura ed il mare, e procurare un emozione a chi osserva le mie foto è l’unica cosa che mi dà veramente gioia.

Armando Montella  

IL SUONO DELL’ARIA NELLE OPERE DI ARMANDO MONTELLA

Che si sia filosofi o no, poeti o artisti, c’è, nell’animo sensibile, la coscienza del sentimento della nostalgia.

È la percezione dello scorrere del tempo, il rimpianto di quanto è trascorso. Chi non vorrebbe in realtà che l’attimo si fermasse? Il mare, più di altri fenomeni della natura, con il suo ipnotico sciabordio, allarga questa sensazione ricordandoci la struggente bellezza della vita.

Il tramonto, il paesaggio, l’orizzonte, il chiaroscuro, la luce che intaglia volti e atmosfere; tutte immagini che ci mettono in relazione con il nostro io interiore, visioni che ci spingono in profondità.

È questo il mondo fotografico di Armando Montella.

Da sempre innamorato della fotografia, Armando ha realizzato un percorso di crescita che da semplice appassionato si è poi trasformato, anche attraverso una formazione rigorosa e workshop di livello nazionali, in un artista maturo. C’è appunto questo filo conduttore nelle sue opere fotografiche, che rimanda ad atmosfere ben determinate.

Le regole dello scatto fotografico, gestite col rigore di chi ha padronanza della tecnica sono piegate dall’artista per raccontare il suo sentimento, sicuramente introspettivo, nella capacità di cogliere uno scorcio di vita, di saper fermare l’attimo, anche quando il soggetto della sua opera è il paesaggio.

Sicuramente la vicinanza con uno dei luoghi più belli del mondo, la costiera amalfitana, è per questo artista una naturale fonte di ispirazione; un’importante parte della sua produzione, infatti, è dedicata a questi luoghi della meraviglia. In realtà c’è sempre stato un legame profondo tra il mare e l’arte: John Steinbeck, potente scrittore del XX secolo, scriveva “Il tempo è più complesso vicino al mare che in qualsiasi altro posto, perché oltre al transito del sole e al volgere delle stagioni, le onde battono il passare del tempo sulle rocce e le maree salgono e scendono come una grande clessidra”.

Sale l’aria profumata di questi luoghi, dagli scatti di Armando si sente la fragranza della sera, ci si dimora in languide riflessioni immersi nell’immagine suggestiva delle sue fotografie, sviluppate sempre in belle o grandi dimensioni, su supporti classici e di grande gusto.

Da quando è data la possibilità di elaborare l’immagine attraverso programmi digitali, la spinta nella direzione di uno sguardo che si fa sempre più soggettivo ha trasformato la fotografia in una percezione personale e Armando ci regala la sua sensibilità spingendo ora su un colore, ora su un dettaglio, ora ancora mettendo in evidenza l’aspetto della  particolare inquadratura che l’artista vuole che guardiamo; ecco allora che la visione si fa ancora più soggettiva, intima, squisitamente caratteristica del suo stile.

Il chiaroscuro, la possibilità di saturare l’immagine, la profondità, il bianco e nero, l’accento su un colore, sono caratteristiche nelle immagini di Montella che fanno da perimetro ad una proprietà del suo fare immagine: quella di raccontarci il suono, i rumori dell’ambiente colto nello scatto. Ed a volte è il silenzio il protagonista della foto, altre è il rumore della natura. Sembra che l’attimo della concentrazione nello scatto dell’autore sia volto anche al sentire con l’udito l’ambiente circostante, come a cercare di produrre una sensazione cinestesica.

Il suono dell’aria e l’immersione in un’atmosfera rarefatta fanno della sua fotografia un elegante e magnetico portale verso una dimensione sua ed anche nostra dove risiedono i più reconditi luoghi di pace e riflessione.

E la felicità è fatta anche di questi attimi.

 

FEDERICO CALOI – CRITICO D’ARTE